Incontra la Dea per Entrare in Contatto con la tua Essenza Femminile

«Quale valore può avere per noi donne incontrare la Dea? Cosa può insegnarci? Può cambiare qualcosa nella nostra vita?».
Sì moltissimo.
Quando si incontra la Dea non si resta indifferenti. Qualcosa si muove dentro. Qualcosa si sente. Qualcosa si intuisce.

Lo scopo non è quello di vivere un immaginario poetico e distante dalla vita reale. No, non è questo.
Lo scopo è sviluppare una conoscenza concreta e profonda di se stesse. Per riportarci ad una percezione dell’essenza del nostro essere femminile.
Molto spesso la donna ha un approccio parziale con la propria femminilità. Non si sente “donna”.
Nei corsi Olofem, quando donne giovani e donne mature vengono a parlarmi, nelle loro condivisioni riecheggia proprio questa realtà: non mi sento donna…
«Il mio corpo è troppo grasso. Non riesco a sentirmi femminile»
«Sono magra ma mi sento goffa e sgraziata»
«Sono sempre in lotta con la mia figura. Non corrisponde alla mia immagine di donna. E allora mi tormento con diete, restrizioni, digiuni forzati»
«Non mi sento né seduttiva né attraente».

Lo affermano anche le donne il cui aspetto è gradevole.
«Io invece passo ore davanti allo specchio per truccarmi e vestirmi con cura. E non mi trovo femminile lo stesso… »
«Dov’é la mia sensualità? Io non mi sento affatto sensuale»
«La mia sessualità è bloccata. Mi sento come dentro a una corazza… ».

Altre invece si pongono domande sulle proprie capacità, sulla propria autostima, sul proprio valore di donna, senza trovare mai una vera risposta.
Nella loro testa martellano incessantemente dubbi quali:
«Essere femminile vuol dire essere amabile e dolce? Io mi sento spesso il contrario… »
«Perché quando sto male l’unica soluzione che trovo è aprire il frigorifero e mangiare tutto quello che c’é dentro?»
«Perché l’ansia mi tiene sveglia la notte?»
«Possibile che non ci sia niente di buono in me?»
«Perché mi imbarazza parlare davanti ad altre persone?»
«Perché mi arrabbio – a volte tantissimo – senza un vero motivo e reagisco insultando gli altri o urlando?»
«Perché se non sono la prima in tutto non mi sento adeguata?»
«Perché mi sento spesso goffa e imbranata, non solo in mezzo agli altri ma anche quando sono da sola?»
«Questa timidezza mi accompagna da una vita. Vorrei farne a meno»
«Ma come mai gli uomini peggiori li trovo tutti io?»
«Perché non sono capace di creare buone relazioni e gli uomini li faccio scappare?»
«Perché voglio essere indispensabile a tutti e mi riempio di cose da fare?»
«Non mi sento mai abbastanza capace come madre»
«Se commetto sempre tanti errori, cosa penseranno i miei figli di me?».

Le donne non si sentono donne perché a volte, o anche spesso, vivono un senso di disorientamento interiore.
Lavorare con la Dea, anche se può sembrare strano, è un aiuto, un orientamento per ritrovare un’autenticità di espressione di sé.
I principi che si manifestano attraverso la Dea servono a portarci più facilmente in contatto con l’essenza del femminile.

Partire dal divino che c’è in noi è un passo veloce e facile verso il femminile: significa conoscere l’essenza, non solo la sostanza. È un passo che non riguarda solo le donne giovani o quelle mature. Riguarda “la donna” che è in ciascuna di noi e che racchiude in sé la Dea: non un idolo da adorare, ma la rappresentazione dell’essenza femminile che dimora in noi.
Una presenza potente, molto utile per noi donne che facciamo fatica ad attribuirci le qualità femminili e viviamo in maniera alterata i valori più profondi ed intrinseci al nostro essere.

Vivere con la Dea Riconosci te stessa

Donna nella natura incontra la dea

Ma quando segui il sentiero della Dea tutto cambia. Operi in alleanza, e non in discordanza, con le tue risorse femminili. Cambia qualcosa in te.
Magari non sai bene cosa, ma qualcosa cambia.
La Dea inizia ad ispirare i tuoi pensieri, i tuoi desideri, i tuoi gesti, il tuo modo di muoverti, di parlare, di sentire.

Incontrare la Dea significa incontrare te stessa e le tue potenzialità. Sai cosa succede certe volte quando scopriamo le nostre qualità emergere dall’ombra? Succede che all’inizio siamo un po’ spaesate, con quell’espressione di stupita meraviglia che hanno i bambini quando li sorprendi con qualcosa che non si aspettavano.

Anche noi spesso non ci aspettiamo la nostra femminilità vera. Siamo donne dalla nascita, ma il femminile a volte ci resta nascosto, come una perla nella sua ostrica.
Ma quando scopri la Dea il mistero scompare. E ti ri-conosci. Nella tua totalità.

Quando entri nella dimensione spirituale abbracci una te stessa più completa. Esci dai ruoli: di moglie, mamma, lavoratrice, amica, figlia, studentessa, disoccupata.
E non ti focalizzi solo su ciò che appari agli altri, su quello che hai o che vorresti avere: un marito, un fidanzato, un figlio, un lavoro, un vestito, un cane, una crema, una casa.
Scatta in te qualcosa. Ed è con una nuova vitalità che ti chiedi:
«Chi sono la vera io?»
«Quale parte di me sta soffocando?»
«Cosa voglio fare?»
«Sto facendo quello che mi piace?»
«Quale donna voglio essere?»
«Che vita voglio?»

Forse te lo sei domandato altre volte. Ma ora è diverso. L’incontro con la Dea ti porta dove vuoi andare. E ti fa fare quello che ti piace.
Ti fa diventare la donna che vuoi essere. Ti fa vivere la vita che speri.

Certo, non tutto andrà come vuoi tu: ma sarai tu che andrai bene a te stessa. Perché la tua essenza femminile è ritornata in vita.
Ecco cosa significa riscoprire la Dea.
Significa riscoprire noi stesse e il principio femminile nella sua essenza. Un principio universale che esiste da sempre. Perché è parte della vita stessa.
Così come esiste da sempre un principio maschile, anch’esso parte della vita. Sono le due polarità opposte. Insieme originano la totalità e la completezza.

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L’anima femminile torna a vivere La Dea ti risveglia

Donna al tramonto incontro con la dea

Unghia dopo unghia.
Capello dopo capello.
Osso dopo osso.
Organo dopo organo.
Quando incontriamo la Dea lei riporta in vita la nostra anima femminile. Ci mostra i frammenti della nostra mappa interiore, i pezzetti del nostro essere, le briciole di chi vorremmo essere, le strade del nostro percorso. E poi ricompone tutto.

Impasta, assembla, incolla, mischia: resine, piume, pensieri, fili d’erba, sogni, sangue, sassolini, muschio, progetti, foglie, desideri, fiori, cortecce, amori, follie, ramoscelli.
Ci mostra una creatura nuova, la Dea. Le vere noi stesse.
Probabilmente non ci ritroveremo costruite come ci siamo sempre pensate: forse ci dirà di buttare certe “buone maniere” o forse ci porterà ad essere più gentili.
Forse ci chiederà di tagliare le unghie laccate, di lanciare via le scarpe con i tacchi a spillo o forse ci consiglierà di vestirci più eleganti e di farci la manicure.
Forse ci farà strappare a pezzetti i nostri sogni per mostrarcene di nuovi o forse ci farà rivisitare quelli di sempre, con sguardo attento.
Forse ci farà rompere le regole o forse ce ne farà creare di nuove, più adatte a noi.
Forse ci farà voltare pagina o forse ci farà leggere bene quella che è sotto il nostro naso.
Forse ci farà cambiare arredamento o forse ci farà accoccolare sul divano rotto gustandocelo così com’è.
Forse ci indicherà di gettare via tutto o forse ci dirà di riprenderci i pezzi dispersi dopo esserci costruite con i suoi ingredienti, plasmate con i suoi materiali.

All’anima dobbiamo offrire terreno fertile per crescere. Secondo i suoi modi naturali, i suoi percorsi, i suoi istinti.
L’anima del femminile deve mostrarsi per quello che è. Non possiamo dirle: «Sì cresci, però come io penso sia giusto, come voglio io».
Lei non può avere un colore definito, un abito di un certo tipo, un’acconciatura di capelli stabilita. Lei fiorisce nella propria natura.

Mila, la mia Maestra, ci insegnava proprio questo attraverso l’insegnamento della Dea. A ritrovare la nostra natura.
Lei diceva: «La Dea non promette niente. E promette tutto». Promette di mostrarti la via d’accesso. In basso, in alto, a destra, a sinistra, da qualche parte.
Promette di aprire porte in muri che prima erano ciechi.
Promette finestre dove non c’era luce.
Promette varchi dove c’erano sbarramenti.

Per mostrare la terra dei sogni. Il luogo delle possibilità. Lo spazio dei desideri.

La Dea aiuta le donne ad incontrare il loro nucleo interiore. E rende tutto più facile.
Non è necessario sforzarsi, premere le mani sulle tempie e pensare: «Come posso fare?», «Qual è la soluzione?», «Dove devo andare?».
La Dea parla al tuo nucleo femminile. Gli alita sopra, lo risveglia, lo prende in braccio come un bambino appena nato, lo culla, gli sussurra parole dolci, gli stringe le mani, lo lecca, lo solletica. E lo risveglia.
Attraverso messaggi di pancia, parole di carne, sapere di ossa, melodie di sangue, racconti di pelle.

Quando attraverso la Dea incontri il tuo femminile profondo sei pronta a cantare la tua canzone. Non è un brano preso a prestito. Non è un motivetto di seconda mano.
È la tua musica. Personale. Creativa. Coinvolgente.
Cantare significa parlare con l’anima. Significa imprimere alle parole della vita una verità personale. Significa soffiare, alitare, ritmare la propria presenza.

Chi incontra la Dea soffia anima nelle cose attorno a sé, nelle persone amate, nei progetti, nella vita. Succede perché lei tocca quel nervo che ti fa sussultare, ti fa dire “sì ci sono”, ti fa urlare “ora posso”, ti fa cantare “adesso sono nata”.

Questo è l’incontro con la Dea: una storia di resurrezione del femminile profondo, di quel nucleo capace di nutrire e rigenerare ogni donna. Perché la Dea “è” la rappresentazione del femminile. Sconosciuto. Profondo. Segreto.

Da sempre e per sempre L’antica voce del femminile

Sguardo femminile antica memoria

Quando le donne sentono le parole della Dea è quindi un’antichissima memoria a risvegliarsi, a ritornare in vita.
È la voce del femminile che c’è sempre stata, più antica delle pietre. Ed è la voce che sempre ci sarà per le donne che vogliono ascoltarla.

Categorie Dea
Simona Oberhammer Ideatrice della Via Femminile

Simona Oberhammer

Simona Oberhammer, autrice bestseller Mondadori, oltre alla naturopatia, si dedica alle donne con il programma della Via Femminile per la realizzazione professionale e personale

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