Integrazione tra femminile e maschile, armonia nelle relazioni tra uomo e donna, incontro tra i diversi sessi: sono un desiderio di tutti, spesso però lontano dalla realtà.
Cosa manca?
Perché gli scontri e i conflitti tra uomo e donna sono così frequenti e impoveriscono le relazioni anziché arricchirle?
Una risposta c’è: si può trovare nelle differenze tra femminile e maschile. Conoscerle è un passo importante verso un modo nuovo e positivo di stare insieme.
Lui e lei si comportano diversamente: i codici femminili e maschili
Nel miglioramento delle relazioni tra uomo e donna ci può aiutare tanto la conoscenza dei codici dell’universo femminile e maschile. Nel mio libro “Codice DeU: codice Donna e Uomo” li illustro con esempi e situazioni quotidiane, per raggiungere un risultato importante: andare d’accordo con il sesso opposto.
Che si tratti del partner, dei figli, dei genitori, dei colleghi di lavoro, dei familiari, la conoscenza dei codici femminili e maschili è fondamentale nel raggiungere l’armonia delle relazioni.
La conoscenza dei codici ci può aiutare molto nelle relazioni con:
- il partner
- i figli
- i genitori
- gli amici
- i colleghi.
Vediamo ora in riassunto i codici femminili e maschili, per comprendere le differenze tra uomo e donna.
Vediamo ora in sunto quali sono e come questa conoscenza ci può aiutare.
I codici principali sono:
I Codici Femminili | I Codici Maschili |
L’interconnessione | La settorializzazione |
L’intuizione | La sistematizzazione |
L’empatia | La leadership |
Il sentimento | La ragione |
Per lei il pensiero interconnesso, per lui il pensiero settoriale
Nella vita di tutti i giorni le donne spesso amano fare tante cose insieme, gli uomini invece preferiscono concentrarsi su una sola cosa per volta. In caso di problemi lei vorrebbe valutare tutte le possibilità, lui invece è più propenso a cercare una soluzione immediata.
Perché?
La prima fondamentale differenza tra donne e uomini risiede nei codici dell’interconnessione e della settorializzazione.
Il pensiero interconnesso del femminile: la visione di insieme. Definito anche “pensiero a rete”, questo tipo di ragionamento interconnette i singoli elementi uno all’altro e porta a pensare e a vedere la realtà nella sua globalità, in una prospettiva ampia.
Il pensiero settoriale del maschile: la visione focalizzata. Definito anche “pensiero a blocchi”, questo tipo di ragionamento settorializza i singoli elementi e li affronta uno per volta, concependo la realtà nelle sue singole parti, in una prospettiva frazionata.
Ecco come questi due modi diversi di pensare influenzano la realtà.
Lei fa tante cose insieme, lui una per volta
Se fate una domanda a un uomo che legge il giornale spesso il risultato è quello di non ricevere una risposta. Una donna, in questo caso, penserà che lui si disinteressi di lei. Ma la realtà è diversa: lui spesso non ha proprio sentito. La caratteristica maschile è infatti quella di concentrarsi su una cosa per volta, per esempio leggere il giornale, scrivere una mail, riparare un elettrodomestico, guardare la televisione, ed escludere tutto il resto. Quando lui è impegnato in qualcosa tende ad annullare gli stimoli estranei, perché il suo processo mentale è caratterizzato dal pensiero settoriale.
Per la donna è diverso: lei per esempio mentre riordina la casa programma mentalmente gli impegni di lavoro per l’indomani e contemporaneamente sorveglia i bambini. Il pensiero interconnesso porta a elaborare contemporaneamente più flussi di informazioni. E’ tipico delle donne cucinare e parla al telefono, truccarsi e intanto consigliare al marito cosa indossare. Insomma, fare più cose insieme.
Di fronte a un problema, per lui un approccio sintetico, per lei una visione generale
Di fronte a un problema, i codici femminili e maschili portano i due sessi a comportarsi molto diversamente.
«Affrontiamo una cosa alla volta». E’ una frase caratteristica del maschile di fronte a una difficoltà: lui cerca la soluzione per gradi, suddividendo il problema in più parti. Il pensiero settoriale tipico del maschile è analitico e vuole affrontare la situazione un passo dopo l’altro.
«Parliamone e valutiamo la situazione». Per la donna, in caso di problemi, prima di tutto è necessaria una visione d’insieme. Il pensiero interconnesso tipico del femminile è sintetico e affronta i problemi come un tutt’unico. La donna tende a entrare nelle sfumature, a spaziare nei diversi aspetti.
Per lei, quindi, valutare ogni sfumatura è un aiuto per comprendere meglio la situazione sotto i vari punti di vista, trovando così la giusta soluzione. Per lui, diversamente, prevale la visione sintetica che riassume il nocciolo della questione, senza troppa propensione ai particolari. Per l’uomo affrontare un problema addentrandosi in tutti i dettagli significa disperdersi e complicarlo ulteriormente. Per la donna, invece, andare subito al dunque significa agire senza aver fatto precedere una fase di importante valutazione.
Quindi: contesto immediato e focalizzato per gli uomini e contesto più ampio e generale per le donne.
Per lei l’intuizione, per lui la sistematizzazione
«Ho la sensazione che di quella persona mi posso fidare»; «Questa è la decisione giusta, lo sento dentro». Chi non ha mai sentito una donna fare affermazioni di questo genere. A parlare così è il codice dell’intuizione, dominio dell’universo femminile.
A tutti è di sicuro capitato di osservare un bambino assemblare, costruire, smontare e riparare ogni sorta di oggetti. La stessa cosa può succedere con il proprio compagno, che monta una libreria, o smonta un computer, o il motore della macchina. E ancora: lui è bravissimo ad orientarsi in un percorso stradale, o irresistibilmente attratto da qualsiasi cosa sia dotata di un telecomando. E’ il codice della sistematizzazione a esprimersi, dominio dell’universo maschile.
Questi due diversi aspetti, pur essendo presenti in ogni essere umano, caratterizzano rispettivamente il comportamento della donna e dell’uomo.
Sento quindi comprendo: l’intuizione
L’universo femminile è il regno dell’intuizione.
Cosa significa essere intuitivi? Significa affrontare la realtà attraverso un tipo di conoscenza istintiva.
L’intuito è quella capacità di comprendere qualcosa in modo immediato e apparentemente senza l’aiuto della razionalità. È una consapevolezza che nasce all’improvviso, che dal nulla ci porta un’idea inaspettata, o ci fa a prendere una decisione senza troppo razionalizzare, con la certezza che sia quella giusta. Definito anche come perspicacia, o “fiuto”, o “avere naso”, l’intuito è una capacità che ognuno possiede. Il modo di essere delle donne è però particolarmente caratterizzato da questo tipo di pensiero: l’intuito è un codice tipicamente femminile.
Sono proprio le donne spesso a “sentire ” se una persona è triste o insoddisfatta anche se dice che va tutto bene. Oppure a “fiutare” un pericolo captandolo da piccoli segnali ambientali registrati intorno a sé. Indovinano meglio il non detto, tengono più conto del contesto e di tutte le fonti di informazioni periferiche – come i linguaggi non verbali – emessi dalle persone o provenienti dalle situazioni. Succede quando le amiche del cuore si chiamano al telefono nello stesso momento, o quando la madre da un’altra città telefona alla figlia per sapere se va tutto bene, perché “le sembrava che ci fosse qualcosa che non andava”.
Attraverso la logica capisco: la sistematizzazione
L’universo maschile è invece il dominio della sistematizzazione.
Cosa significa essere sistematici? Significa affrontare la realtà cercando di comprendere razionalmente il modo in cui si verifica un evento o si attua il funzionamento delle cose, per esempio di uno strumento tecnologico, o di un utensile, o di un meccanismo a orologeria.
Lo scopo della sistematizzazione è quello di capire e prevedere eventi o conoscere il funzionamento degli oggetti e dei fenomeni. Ma cosa si intende per sistema? I motori e i computer sono sistemi: e sono molto più amati dagli uomini che dalle donne. Tuttavia per sistema non si intende certo solo una macchina, ma qualunque cosa sia governata da regole. Sono sistemi la matematica, la fisica, la chimica, l’astronomia, la logica, la musica, la strategia militare, la navigazione, l’economia.
Gli uomini, in media, sono più sistematici delle donne. Hanno cioè la tendenza ad analizzare, a ragionare e quindi a ricavare le regole fondamentali per una conoscenza reale delle cose.
Catalogare: una passione più maschile che femminile
Lui conosce i nomi di tutti i giocatori della squadra per cui tifa, i risultati delle partite giocate negli anni, i goal più importanti di ogni giocatore. Oppure i nomi dei modelli delle macchine, o dei programmi per computer. Per il pensiero maschile raccogliere dati e archiviarli in memoria è un processo mentale spontaneo e appagante. Gli sport più amati dagli uomini come il calcio o il baseball sono giochi basati su sistemi organizzativi ben definiti e un regolamento preciso: è la sistematizzazione che si esprime. Un uomo appassionato di un qualsiasi genere musicale, conoscerà probabilmente i nomi dei più famosi musicisti, la loro produzione discografica, le date dei concerti e le formazioni più importanti.
Destra o Sinistra? per le donne non è così immediato
Se per gli uomini è immediato indicare la destra o la sinistra, per le donne no. Tante volte lui rimane sorpreso del fatto che per indicare la direzione lei deve rifletterci qualche attimo. Per individuare la destra dalla sinistra spesso la donna si ritrova a pensare alla mano con cui scrive, oppure sfiora il dito in cui porta la fede nuziale, o un altro anello abituale. O sente il braccio su cui tiene l’orologio.
Parcheggiare per lui è più facile
Accade con una certa frequenza che una donna informi il marito di avere ammaccato leggermente l’auto. «Non è grave, per fortuna. Sai, è stato mentre parcheggiavo… ». Per gli uomini parcheggiare invece è più facile: il pensiero sistematico e la migliore percezione spaziale favorisce gli uomini nelle manovre con l’auto.
I lavori di casa: per lei “ il colpo d’occhio”, per lui la programmazione
Se c’è la casa da pulire, lei usa il “colpo d’occhio” e valuta dove intervenire e cosa serve fare. Se entra in una stanza, con uno sguardo intorno la sua mente registra dove, come, quando e perché occorre intervenire e stila le priorità. Per lui invece è diverso: preferisce seguire un programma preciso dei lavori, con metodicità. Se si applica al settore “lavori domestici” lo farà con la mente sistemica, programmando e suddividendo le cose da fare in un percorso logico e sequenziale.
I codici dell’intuizione per lei e della sistematizzazione per lui si evidenziano quindi anche nei lavori domestici.
Le istruzioni: lui le segue attentamente, lei prova e riprova
Raramente una donna dedica più di qualche minuto alla lettura del libretto di istruzioni di un elettrodomestico o ai consigli di utilizzo scritti sulle scatole dei prodotti. Dopo una breve occhiata all’oggetto, lei passa subito ad usarlo, provando qua e là. Gli uomini invece generalmente sono attenti a ciò che indicano le istruzioni allegate e a leggere le note scritte e quando vedono le donne comportarsi in questo modo si arrabbiano. Ma è il diverso tipo di pensiero che direziona a un comportamento o a un altro, anche nei semplici aspetti della vita quotidiana.
Per lei l’empatia, per lui la leadership
«Sento che tu mi capisci». «Parlare con te mi è facile, mi trovo a mio…». «Ti preoccupi molto degli altri, li hai davvero a cuore ».
Chi si sente rivolgere parole simili, è di sicuro una persona dotata di empatia, una caratteristica tipica del modo di essere femminile.
«Hai risolto la situazione con le direzioni che hai dato», « Ci sentiamo bene guidati da te! ». «Ottimo lavoro di direzione, davvero il migliore. In assoluto».
Chi si sente rivolgere parole simili, è generalmente una persona dotata di leadership, una caratteristica tipica del modo di essere maschile.
Per comprendere meglio la differenza è necessario definire i due concetti.
Mi metto nei tuoi panni: l’empatia
L’empatia è la capacità di sentire i vissuti degli altri, di riconoscere i loro pensieri e le loro emozioni. Con l’empatia ci si sintonizza sulla stessa lunghezza d’onda dell’altra persona perché si è in grado di capire e prevedere i suoi comportamenti. Provare empatia significa uscire dal proprio universo interiore di vissuti, sentimenti e percezioni per entrare nell’universo interiore dell’altro. E comprenderlo.
Chi è dotato di questa abilità non solo si accorge dei sentimenti degli altri, ma si chiede anche che cosa gli altri provino, pensino e desiderino in un certo momento. L’empatia è quindi il desiderio di relazioni e legami.
Nella media, le donne sono più empatiche degli uomini.
Prendo in mano la situazione: la leadership
La leadership è la direzione e la guida degli altri. Un individuo viene definito leader, o capo, quando le sue idee, le sue decisioni, i suoi comportamenti e i suoi atteggiamenti influenzano notevolmente il prossimo. Questa abilità porta istintivamente ad assumere il ruolo di comando.
Chi possiede questa dote, in caso di incertezze e indecisioni, prende in mano la situazione. In caso di imprevisti o di risvolti inattesi sa anche come intervenire tempestivamente, per il proprio bene e per quello delle persone di cui è responsabile.
Gli uomini, in media, sono più portati verso la leadership rispetto alle donne.
Questo non significa che le donne non siano leader, ma quando lo fanno utilizzano una modalità più caratteristica del maschile che del femminile. Conoscendo questa differenza tra i codici di genere, è possibile elaborare una leadership a misura di donna e non presa in prestito dagli uomini.
Gli interessi di lui e di lei dipendono dai codici
Ciò che piace agli uomini e alle donne spesso è influenzato dai codici della leadership e dell’empatia. Nei film “al femminile”, per esempio, i protagonisti sono l’uomo e la donna, lui e lei. Le relazioni sono basate sul parlare, discutere, analizzare, cioè conoscersi in profondità. Nei film “al maschile” i protagonisti invece sono l’uomo, lui, e il suo grande nemico da sconfiggere. Le relazioni sono basate sulla forza, il dominio e la supremazia.
I film per donne, inoltre, sono centralizzati sulla famiglia, sui bambini e sulle relazioni significative con gli altri. I film per uomini danno invece rilievo al lavoro, agli obiettivi da raggiungere, alle vittorie, ai nemici da combattere per raggiungere il dominio.
Il finale, nei film femminili, è l’armonia delle relazioni, l’amore o la pace che ritorna. Nei film maschili invece è l’affermazione di sé con la vittoria sul nemico o la conquista degli obiettivi per cui ci si è battuti.
Come mi realizzo: relazione per lei, competenza per lui
Donne e uomini spesso non si realizzano nello stesso modo: per lui la realizzazione personale è spesso associata alla competenza, all’efficienza e agli obiettivi raggiunti. Sono rilevanti la condizione sociale, la professione, il prestigio, le proprietà guadagnate: l’identità maschile si forma in larga misura grazie alla capacità di ottenere risultati concreti. Un uomo attribuisce quindi molto valore al raggiungimento di un obiettivo. Per lui è importantissimo, perché è un modo per aumentare la stima di sé. Fondamentale è anche riuscire a farcela da solo.
Per lei invece la realizzazione personale dipende molto dalle relazioni che instaura con i figli, il partner, i colleghi di lavoro, le amiche, i parenti. La donna cerca la sua realizzazione anche nella comunicazione, nella comprensione degli altri e nel sostegno, costruendo la propria identità in base alla qualità delle relazioni che instaura.
Le priorità dell’uomo e della donna: la concretizzazione, per lui, gli affetti per lei
I risultati concreti per un uomo sono molto importanti: rappresentano un modo per dimostrare le sue capacità. L’universo maschile è portato a dare priorità al lavoro, agli obiettivi, all’affermazione personale. Per la donna la priorità principale è rappresentata dalle relazioni: i rapporti con gli altri assumono un valore centrale perché nello scambio empatico lei si sente realizzata. Sicuramente anche per lui sono importanti le relazioni così come per lei è importante l’affermazione personale, per esempio nel lavoro. Però le priorità femminili e maschili non sono le stesse. Quindi un insuccesso sul lavoro per l’uomo è più doloroso rispetto alla donna. Invece un insuccesso in famiglia, per esempio con i figli, per una donna è più doloroso rispetto all’uomo.
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Lei dice a lui: «Non hai sentimenti. Sei tutto testa».
Lui dice a lei: «Sei troppo emotiva».
Le donne si lamentano che gli uomini sono “sentimentalmente avari”, non danno dimostrazioni di tenerezza, non esprimono ciò che sentono. Gli uomini sostengono invece che le donne sono troppo emotive, non sono abbastanza logiche, non si controllano.
Vivere con il cuore e con la testa: sentimento e ragione
È ciò che si dice da sempre: l’uomo vive con la testa, la donna vive con il cuore. Il mondo femminile è caratterizzato dal codice del sentimento, il mondo maschile dal codice della ragione. Le donne infatti si orientano meglio nell’area dell’affettività mentre gli uomini nell’area della razionalità.
Cosa guardo stasera? Fiction e incontri sportivi
Alla televisione lei ama seguire la sua fiction preferita, dove i sentimenti, il romanticismo e la commozione sono i protagonisti; lui invece preferisce le partite di calcio, la politica, i programmi scientifici, i dossier sulla storia, i documentari sulla natura.
Se lei ama i “reality”, lui ama i “talk show”.
L’universo femminile è spesso popolato di sentimenti e di persone mentre in quello maschile trovano posto gli oggetti e i fatti. Mentre lei sogna l’amore e l’avventura romantica, lui è attratto da macchine veloci, computer all’avanguardia e strumenti ad alta tecnologia.
Storie d’amore per lei, tecnologia e avventura per lui : le differenze nelle letture
Entrando in una libreria, si può notare che le donne sono spesso interessate alla narrativa d’autore, ai testi di psicologia e a tutti i tipi di libri d’amore, dai grandi classici ai romanzi rosa: li sfogliano, li commentano tra loro, ne discutono. Sognare l’amore piace a tutte: dalle studentesse, alle casalinghe, alle professioniste. Osservando i clienti uomini si può invece notare che preferiscono il settore manualistica, viaggi, storia, scienza: sfogliano in silenzio ogni tipologia di testo specialistico, che fornisce istruzioni o descrive dettagli tecnici di ogni sorta.
Per lei è facile emozionarsi, per lui meno
Le donne si emozionano facilmente: si commuovono al cinema, a teatro e in tutte le situazioni umane toccanti. Gli uomini sono invece più razionali e distaccati. È più difficile sentirli esprimere i propri vissuti: non manifestano le emozioni con la frequenza delle donne.
L’universo femminile esprime di certo con più facilità i vissuti interiori ed è molto più a suo agio nella galassia dei sentimenti rispetto all’uomo.
Dire “ti amo”: per lui è scontato, ma a lei piace sentirlo.
Lei dice: «Adoro sentirmi dire da lui “Ti amo” ma lo fa poco». Se per la donna dire “ti amo” non solo è facile ma profondamente necessario, per l’uomo è più difficile e non così importante. L’universo maschile è meno abituato a parlare d’amore.
Gli uomini, che hanno la tendenza a privilegiare la ragione, alla richiesta di lei: «Perché non mi dici “ti amo”?» potrebbero rispondere: «Se ti ho sposato è sottinteso».
Se vengono rimproverati di essere poco affettuosi, si difendono sostenendo che il loro amore lo dimostrano in altro modo: ad esempio lavorando fuori e in casa, occupandosi di formalità e commissioni varie, organizzando qualche uscita: cioè con i fatti.
Il romanticismo: per lei contano date e ricorrenze, per lui meno.
La maggior parte delle donne ama una cena romantica, adora i fiori a sorpresa, gradisce piccole cortesie inaspettate e si sente lusingata dalla galanteria. Ci sono anche delle date che vanno assolutamente ricordate: sono le ricorrenze, gli anniversari o San Valentino. Ma in generale gli uomini hanno un atteggiamento molto diverso di fronte alle feste “istituzionali” o alle date principali di una storia d’amore. Mentre lei le tiene scrupolosamente a mente, lui tende a non dare un’eccessiva importanza a queste date speciali. Dopo un certo tempo, dimentica regolarmente ricorrenze e anniversari. E quando succede, ecco che lei lo accoglie a casa con frasi del tipo: «Non mi pensi», «Per te non conto niente»…
Sono il codice del sentimento e il codice della ragione che si esprimono: ciò che è molto importante per lei non lo è per lui, e viceversa.
Il desiderio: intimità emotiva per lei, contatto fisico per lui
Spesso gli uomini si chiedono perché le donne hanno meno voglia di fare l’amore rispetto a loro. In realtà non è così. La sessualità femminile è attiva quanto quella maschile. Lei però nell’atto sessuale cerca un’esperienza completa, emotiva e fisica. Se c’è stata una lite, se c’è tensione lei non si sente disponibile. Il desiderio maschile, invece, è più fisico e meno emotivo. Liti, tensioni, distanza col partner non influiscono in modo particolarmente negativo sul suo desiderio.
Concludendo
I codici femminili e i codici maschili – lo specifico – appartengono sia agli uomini che alle donne. Gli uomini si esprimono però più facilmente in un certo modo e le donne in un altro.
Conoscere la differenza ci aiuta moltissimo nel conoscere il sesso opposto e nel conoscere noi stessi, a tutto beneficio di relazioni armoniose e appaganti.
Per te che hai letto l’articolo
Spero che l’articolo che ho scritto ti abbia dato delle informazioni utili. Ti ricordo che è estratto dal mio libro “Codice DeU – Codice Donna e Uomo” che puoi trovare qui.
Mi farebbe molto piacere ricevere un tuo commento. Mi aiuta nel proseguire il mio lavoro di diffusione di nuovi modi per stare bene e vivere serenamente.
Ti ringrazio inoltre se vorrai condividere questo articolo sui social.
Un caro saluto
Simona Oberhammer