Il pensiero femminile è come la luna: si inoltra in spazi ignoti, in meandri dove idee, ricordi, suggestioni e sensazioni si mescolano.
È la mente inconscia a predominare.
La visione della realtà è come un’immagine ondeggiante riflessa sulla superficie increspata dell’acqua: non è nitida e definita ma fatta di chiaroscuri, di spazi visibili e invisibili.
Più che il singolo particolare cogli l’insieme.
Così è la visione lunare: puoi presagire ma non vedere chiaramente.
Puoi immaginare, capire, intuire ma non definire.
Il pensiero femminile è ricco di sfumature. Esalta la percezione, l’intuizione. Evidenzia l’aspetto emozionale dei fatti, degli altri, della realtà in generale. Ci fa cogliere l’atmosfera di un luogo, la sensazione su una persona. Fa intuire la strada da percorrere, anche se non conosciamo ancora le tappe.
È la voce interiore che sussurra.
Mormora velata, come la luce della luna.
dal libro “Ofem: Femminile Sconosciuto” di Simona Oberhammer
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